Superbonus 110% e Ecobonus 65% per impianti domotici: ecco come fare!

Ecco tutti gli incentivi previsti per la tua casa domotica e come fare per ottenerli


Stai pensando di installare un impianto domotico e di rendere la tua casa più intelligente, sicura e a tutto risparmio energetico?

Basta, non pensarci più: è arrivato il momento di agire (probabilmente se non lo fai ora, presto potresti pentirtene)!

Immagino che tu abbia sentito parlare di bonus, incentivi e agevolazioni fiscali previsti e confermati dalla Legge di Bilancio 2021 (l.n. 178/2020).

Tutti ne parlano, ma pochi hanno davvero le idee chiare sull’argomento.

Sicuramente regna una gran confusione sulle percentuali degli incentivi, sulle modalità di accesso e sugli interventi che danno diritto agli sgravi fiscali.

Lo sapevi, per esempio, che sono validi anche per la domotica? È possibile usufruire di una detrazione fiscale del 65% o, addirittura, del 110%! Ecco perché il 2021 è l’anno giusto per creare una casa domotica su misura.

Ma cerchiamo di capire come puoi sfruttare questa grande occasione per risparmiare sul tuo impianto domotico e quali tipi di interventi rientrano nelle detrazioni.

Ti preannuncio che per poter usufruire di tali incentivi è necessario affidarsi a tecnici abilitati che siano in grado di rilasciarti tutta la documentazione comprovante la sussistenza dei requisiti richiesti.

Niente fai da te, dunque. Se vuoi creare una casa domotica a Perugia e risparmiare grazie agli incentivi previsti dal Governo, affidati a Dottor Domotica. Non solo progetterà la miglior soluzione su misura per te, ma ti aiuterà anche a risparmiare e a cogliere quest’opportunità nel migliore dei modi.

Superbonus 110%: come e quando usufruirne per gli impianti domotici

Se migliori l’efficienza energetica della tua casa domotica, puoi recuperare le spese sostenute fino al… 110%!

No, non è un errore, è tutto vero ed è tutto merito del Superbonus previsto dal Decreto Rilancio.

L’aliquota di detrazione per le spese sostenute per interventi di efficientamento energetico viene infatti elevata al 110% e, in alcuni casi, è possibile effettuare i lavori praticamente a costo zero.

Come? Cedendo il credito di imposta o chiedendo direttamente lo sconto in fattura. Una ghiotta occasione per risparmiare, dunque.

Ovviamente ci sono delle regole e dei requisiti specifici che bisogna soddisfare per poter accedere all’agevolazione. Vediamo di analizzarle nel dettaglio per capire come funziona il Superbonus.

L’agevolazione del 110% è prevista, come già anticipato, per gli interventi atti a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, per gli interventi antisismici e per l’installazione di impianti fotovoltaici effettuati tra il 01/07/2020 e il 31/12/2022 (scadenza che con molta probabilità verrà ulteriormente prorogata).

Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, gli interventi, ad eccezione dell’impianto fotovoltaico, devono riguardare edifici preesistenti e non di nuova costruzione. Dunque tali agevolazioni sono circoscritte a chi intende effettuare lavori di ristrutturazioni su proprietà già edificate.

Chi può richiedere il Superbonus

Per quel che concerne i beneficiari, il Superbonus può essere richiesto da:

  • persone fisiche;
  • condomìni;
  • Istituti autonomi case popolari (Iacp);
  • cooperative di abitazione a proprietà indivisa;
  • Onlus, associazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale senza scopo di lucro;
  • associazioni e società sportive dilettantistiche, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi.

I vincoli per ottenere il Superbonus: interventi trainanti e trainati

Quali sono gli interventi che danno diritto al Superbonus? Sicuramente è questa la domanda che ti starai ponendo da quando hai cominciato a leggere. Andiamo per gradi e cerchiamo di individuare i vincoli posti per la concessione del Superbonus.

Ci sono due categorie di interventi che possono beneficiare dell’agevolazione: si tratta dei cosiddetti interventi “trainanti” e interventi “trainati”. Ti anticipo già che la domotica rientra nella seconda categoria.

Per poter usufruire della detrazione è condizione necessaria e indispensabile che venga effettuato almeno uno degli interventi trainanti e che i lavori effettuati portino ad una riduzione di due classi energetiche dell’edificio.

Una piccola deroga è concessa nel caso in cui l’edificio si trovi già nella penultima classe di consumo energetico prevista, ossia nella classe A3: in questo caso è ammessa la riduzione di una sola classe energetica. La riduzione di due classi può essere ottenuta anche dalla somma degli interventi trainanti e trainati, non necessariamente solo dall’intervento trainante.

Ma scendiamo nel dettaglio e facciamo chiarezza sulle categorie degli interventi.

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Quali sono gli interventi trainanti?

Gli interventi principali che danno diritto al Superbonus sono:

  • l’isolamento termico delle superfici (ovvero il cappotto termico) che interessa l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie complessiva dell’edificio stesso;
  • la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria a condensazione, ibridi o a pompa di calore;
  • i lavori antisismici per ridurre il rischio sismico rientranti nel sismabonus.

Al maxi sconto 110% possono accedere anche interventi secondari, detti trainanti, purché eseguiti congiuntamente con gli interventi trainanti.

Tra gli interventi secondari di efficientamento energetico rientra anche la domotica: normalmente gli interventi per l’installazione e la messa in opera nelle unità abitative di dispositivi e sistemi di Building Automation rientrerebbero nell’ecobonus precedente al 65%, ma la simultaneità con gli interventi principali consente di innalzare la detrazione al 110%.

Caratteristiche dei sistemi di Building Automation

Come specificato nei requisiti, i dispositivi multimediali che devono consentire la gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione estiva devono possedere specifiche caratteristiche.

Devono cioè:

  1. indicare attraverso canali multimediali i consumi energetici mediante la fornitura periodica dei dati;
  2. mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti;
  3. consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto.

Quali spese domotiche rientrano nel Superbonus?

Nell’Articolo 5 (“Spese per le quali spetta la detrazione”) vengono menzionate le seguenti spese:

  • la fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature elettriche, elettroniche e meccaniche;
  • opere elettriche e murarie necessarie per l’installazione a regola d’arte e la messa in funzione, all’interno degli edifici, di sistemi di building automation;
  • prestazioni professionali collegate (produzione di documentazione tecnica necessaria, direzione dei lavori, sopralluoghi, ecc..).

Anche se non tutte le spese domotiche sono comprese nel bonus 110%, una piccola parte del grande risparmio ottenuto da interventi onerosi (come la posa del cappotto termico o la sostituzione degli infissi) potrebbe essere investita per aumentare notevolmente il valore dell’immobile, il comfort e la qualità di vita con l’installazione di sistemi domotici.

Come puoi ottenere il Superbonus

Ci sono 3 strade possibili per recuperare il denaro investito per queste opere:

  • Detrazione sulla dichiarazione dei redditi: puoi sostenere tutta la spesa degli interventi e richiedere il 110% di detrazione nei 5 anni successivi attraverso la dichiarazione dei redditi. Se le spese per gli interventi ammontano a 20.000 euro, riceverai 4.400 euro ogni anno sulle imposte IRPEF o IRES.
  • Sconto in fattura: potrai avere uno sconto in fattura da parte dell’impresa del 100% in cambio del tuo credito fiscale del 110%.
  • La cessione del credito del 110% a favore di fornitori di beni e servizi necessari per realizzare gli interventi o di istituti di credito e intermediari finanziari che ti offrono liquidità per pagare i lavori in cambio del credito fiscale del 110%.

E se il sistema domotico non viene implementato insieme ad uno degli interventi trainanti? Non preoccuparti, c’è l’Ecobonus!

Ecobonus 65%

Se vuoi installare sistemi domotici che migliorino la tua vita e quella della tua famiglia, puoi comunque risparmiare grazie all’Ecobonus!

Tale agevolazione fa parte del pacchetto Ristrutturazioni Edilizie e consente la detrazione di tutte le spese sostenute dal 1gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 per l’acquisto e l’installazione di impianti di Building Automation che contribuiscono al risparmio energetico e alla riqualificazione energetica degli edifici.

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Come funziona l’Ecobonus

Il bonus, riconfermato anche per il 2021, viene erogato sotto forma di detrazione IRPEF fino al 65%.

Le spese detraibili riguardano l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di sistemi domotici che rendono la casa intelligente, connessa e controllabile da remoto.

Anche in questo caso, come per il Superbonus, gli impianti devono consentire il controllo e la programmazione a distanza di impianti di riscaldamento, climatizzazione e produzione di acqua calda, mostrare i consumi energetici attraverso canali multimediali e indicare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti.

Per poter usufruire dell’agevolazione è necessario farsi rilasciare dall’impresa installatrice la documentazione che ne attesta l’intervento. Il pagamento, inoltre, dovrà essere eseguito mediante Bonifico Bancario parlante in cui dovranno essere specificate le seguenti informazioni:

 

  • codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento e che usufruirà della detrazione;
  • codice fiscale o numero di partita IVA dell’impresa che ha effettuato il lavoro;
  • causale del versamento, comprensiva di numero e data della fattura con estremi della norma agevolativa.

Per ottenere l’agevolazione, il beneficiario dovrà dichiarare le spese sostenute per la domotica nella dichiarazione dei redditi 2022. L’importo da detrarre sarà suddiviso in 10 quote annuali.

L’intervento deve essere ufficializzato attraverso scheda descrittiva compilata dal tecnico abilitato da inviare entro 90 giorni dalla fine dei lavori all’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile).

Il 2021 è l’anno giusto

È giunto il momento di risparmiare: con un sistema domotico potrai apportare un significativo ridimensionamento delle spese, ottimizzando i consumi e sprecando meno energia.

Un doppio risparmio, dunque, sia energetico che economico.

La possibilità di usufruire dei bonus messi a disposizione dalla Legge di Bilancio 2021 ti consentirà di detrarre le spese per gli interventi di Building Automation… perché non approfittarne?

Non dimenticare che per accedere alle agevolazioni è fondamentale affidarsi a professionisti seri e affidabili che sappiano progettare un impianto domotico a regola d’arte e sappiano indicarti la strada giusta per usufruire delle detrazioni. Se stai pensando di percorrere questa strada, richiedi informazioni a Dottor Domotica a Perugia: sarà pronto ad affiancarti e supportarti per trasformare la tua abitazione in una casa domotica.

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