VIDEOSORVEGLIANZA A PERUGIA: TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE PER DIFENDERE LA TUA PRIVACY DAGLI HACKER

Temi che hacker e malintenzionati possano violare la tua privacy e rubare le immagini della tua vita privata? Ecco i consigli di Dottor Domotica a Perugia per evitarlo e per rendere le tue telecamere sicure e inviolabili. 

Gli impianti di videosorveglianza sono uno dei sistemi di sicurezza più efficaci per proteggere beni, persone e proprietà.

Da sole o integrate ad un impianto antifurto, le telecamere permettono infatti di monitorare la situazione e allontanare le possibili intrusioni di ladri e malintenzionati.

Se non si è attenti, però, il sistema di videosorveglianza può trasformarsi in una facile via di accesso per pirati informatici e smanettoni.

Il rischio è che la nostra casa e i luoghi che frequentiamo si trasformino in un Grande Fratello non autorizzato che, contro la nostra volontà, ci spia e ci riprende nella nostra quotidianità e intimità.

Ma cosa accadrebbe concretamente se il nostro sistema di videosorveglianza venisse violato? Questa eventualità potrebbe esporci a diverse situazioni pericolose, come furti in casa, furti di identità, ricatti, immissione e vendita di filmati privati su siti poco raccomandabili. 

La soluzione per evitare tutto questo, però, non è rinunciare all’installazione di videocamere di sorveglianza nella propria abitazione, ma semplicemente prendere più precauzioni. Basta veramente poco per essere sicuri e dormire sonni tranquilli.

Abbiamo già parlato in un nostro precedente articolo (clicca qui per leggerlo) di come un sistema di videosorveglianza sia un alleato importante per la nostra sicurezza  e anche di come l’analisi video renda ancor più sicura la nostra proprietà (approfondisci l’argomento qui). 

Oggi vedremo invece come difenderci dagli attacchi degli hacker e come rendere i sistemi di sicurezza più sicuri. Per farlo partiremo dal racconto di un recente caso di cronaca. 

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Il caso: una banda di hacker spiava e vendeva immagini private

Sembra un film e invece è accaduto davvero. Ecco in breve cosa è successo nei mesi scorsi.

La Polizia Postale di Milano, nell’ambito dell’operazione denominata “Rear Window”, ha arrestato una banda di criminali per la violazione, mediante intrusioni informatiche, di impianti di videosorveglianza.

Gli indagati, secondo l’accusa, spiavano la vita di migliaia di persone hackerando le telecamere installate in abitazioni, spogliatoi di palestre, piscine e studi medici.

Le riprese ottenute illegalmente venivano poi condivise e vendute per pochi euro su Telegram e altri gruppi social.

L’indagine, nata dalla denuncia di un cittadino che ha riconosciuto la sua palestra in un video, ha portato all’arresto di 11 persone, ma quando ormai gli utenti paganti sui social erano già più di 10.000.

Il vero problema: la programmazione

Ma come è stato possibile “entrare” nel sistema di videosorveglianza? Il problema non è l’impianto in sé o la marca di telecamere. Il vero problema è da ricercare nella programmazione del sistema stesso. Ma andiamo per gradi.

Le telecamere sono dispositivi che vengono collegati ad Internet e, pertanto, sono esposti a tutti i rischi della rete. Il primo anello debole, dunque, è il web, ma non è l’unico.

Senza configurare i protocolli di sicurezza, le telecamere diventano un facile bersaglio per gli hacker. Questo accade quando ci si affida al “cugino tuttofare” di turno o a professionisti poco seri. I sistemi in vendita plug and play in rete fanno il resto: il “fai da te” è infatti una pessima idea perché spesso non si hanno le competenze e conoscenze tecniche adeguate a rendere il proprio sistema inviolabile e inattaccabile.

Cosa bisognerebbe invece fare per evitare di esporsi agli attacchi di pirati informatici e smanettoni senza scrupoli? Quali sono le attività da svolgere per garantire la sicurezza delle telecamere?

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I 3 consigli che renderanno le tue telecamere inviolabili

Ecco alcuni accorgimenti che, nel pieno rispetto del regolamento GDPR sulla protezione dei dati, ti permetteranno di non diventare la prossima vittima.

  1. Cambia spesso le credenziali di accesso di user e password sia del router che delle telecamere di videosorveglianza. Anche se questa operazione è per molti una grande scocciatura, è bene non trascurarla. Non lasciare le credenziali predefinite dal costruttore e rigenera le password periodicamente, scegliendo combinazioni complesse. Non utilizzare mai la stessa password per tutti gli account e dispositivi che possiedi e ricordati di utilizzare caratteri alfanumerici e speciali.
  2. Effettua gli aggiornamenti ai firmware delle telecamere esposte ad Internet, in modo da renderle meno vulnerabili e, se prevista, attiva l’autentificazione a due fattori.
  3. Affidati sempre ad un professionista. Evita di improvvisarti tecnico o di scegliere persone non qualificate o poco affidabili per installare le tue telecamere. È necessario avere le giuste competenze per evitare che i protocolli di sicurezza utilizzati, le impostazioni di configurazione o i punti di ingresso siano deboli e vulnerabili. Solo installatori qualificati sono in grado di realizzare un impianto sicuro che risponda a tutte le misure di sicurezza richieste dal GDPR.

Riguardo all’ultimo punto, se desideri impianti a regola d’arte, inviolabili e a prova di hacker, affidati a Dottor Domotica a Perugia. Le sue soluzioni di videosorveglianza garantiscono il massimo della sicurezza e della privacy. È il professionista che fa la differenza! 

 

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